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Notizia del 04/09/2006
Segnalato da Il Tagliere di Padova e degustato all’incontro nazionale dei giornalisti della montagna che si era tenuto nell’agosto del 2005 a Milies di Segusino ( nella montagna trevigiana) , il pecorino di Filiano non è stata certamente dimenticato. Proprio in questi giorni il Consorzio per la Tutela del pecorino di Filiano presieduto da Luigi Ducale, verrà invitato da l’Italia del gusto a partecipare alle iniziative del paniere nazionale della federazione del buon e bello vivere.
Filiano ( in provincia di Potenza), appartenuto al comune di Avigliano fino al 1951, ha subito le sue stesse vicissitudini storiche e culturali. Il paese ha una particolare costituzione formata da un nucleo centrale e da 35contrade sparse in 7 frazioni.
Probabilmente il suo nome deriva dalla filatura della lana, attività molto diffusa a causa dei numerosi allevamenti di pecore, esistenti sul territorio.
Il Pecorino di Filiano viene prodotto in questo piccolo centro situato nella dorsale montuosa dell'Appennino Nord-Occidentale lucano. La caseificazione del latte ovicaprino avviene in grotte naturali o in locali interrati artificiali diffusi nella zona. La stagionatura all'interno di questi locali conferisce al Pecorino di Filiano caratteristiche organolettiche e di freschezza di grande pregio.
E' un formaggio prodotto stagionalmente con latte di pecore e capre allevate prevalentemente al pascolo. E' un prodotto a pasta dura, con rara occhiatura e di colore giallo paglierino. Si presenta in forma cilindrica e peso tra i 2 e gli 8 Kg, la stagionatura ha una durata di circa otto mesi ( da www.formaggi.it).
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